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La sanità costa, non averla costa di più

La pandemia da Covid ci ha mostrato l’importanza di avere un sistema sanitario capace di reagire anche ad emergenze impreviste. Ma ora c’è la necessità di un maggiore sforzo e impegno nazionale e internazionale per adeguare i sistemi sanitari in tutte le sue articolazioni.

In Italia, la spesa sanitaria pro-capite è del 15% inferiore alla media dei paesi OCSE e il tasso medio annuale di crescita della spesa sanitaria negli anni 2009-2016 è stato negativo (-0,3%), mentre, nella media dei paesi sviluppati, è stato positivo (+1,4%).

Una analisi condotta su 35 paesi da parte dell’OCSE per il periodo 1995-2015, ha evidenziato che la

consistenza della spesa sanitaria pubblica in sé e il modo in cui vengono utilizzate le risorse sono i principali determinanti dell’aumento dell’aspettativa di vita.

I risultati mostrano che un’istruzione migliore, redditi più alti, stili di vita più sani (quali la limitazione di fumo e alcol, alimentazione sana, esercizio fisico), il contrasto all’inquinamento atmosferico, agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, agli incidenti stradali e domestici hanno tutti contribuito ad aumentare l’aspettativa di vita negli ultimi decenni.

Le aspettative di vita aumentano i posti letti ospedalieri diminuiscono

Il numero di posti-letto ospedalieri pro capite è diminuito nella maggior parte dei paesi OCSE, in media da 5,6 per 1000 abitanti nel 2000 a 4,7 nel 2017. Questa riduzione fa parte di uno sforzo volontario nella maggior parte dei paesi, in parte guidato dai progressi nella tecnologia medica, che ha permesso il passaggio alla day surgery per una serie di procedure chirurgiche e una ridotta necessità di ricovero in ospedale. In Italia, però, nel 2017, il numero di posti-letto ospedalieri era del 32% inferiore alla media dei paesi sviluppati e ne è conseguito un aumento delle giornate d’attesa per ricovero per trattamenti appropriati di patologie gravi ed urgenti.

In Italia, secondo un Rapporto del Senato del 2013, il 35% degli ospedali è stato costruito prima del 1940; in Piemonte il 70% degli ospedali è stato costruito prima del 1940.

Invecchiamento e Long-Term Care (LTC)

In media nei paesi OCSE, nel 2017, c’erano 47,2 posti-letto LTC per 1 000 persone di età pari o superiore a 65 anni; in Italia, nel 2017, vi erano 19,2 posti-letto LTC per 1 000 persone di età pari o superiore a 65 anni.

Nel 2016, poco più del 20% delle famiglie UE con persone bisognose di aiuto per problemi di salute a lungo termine utilizzava servizi di assistenza domiciliare professionale. L’Italia si fermava al 12 per cento.

OCSE ha ritenuto di inviare all’Italia un allarme:” Long term care for elderly should be more routinely available”.

Tra le conseguenze più rilevanti in Italia delle carenze indicate, vi è il sovraffollamento dei Dipartimenti di emergenza, un fenomeno diffuso in molti Paesi sviluppati, soprattutto nelle aree metropolitane. La ragione principale non è l’accesso inappropriato in Pronto Soccorso, ma il “blocco degli accessi” ai reparti per i pazienti da ricoverare in urgenza, blocco conseguente alla carente recettività degli ospedali e dell’intero sistema sanitario. Il sovraffollamento dei servizi di Pronto Soccorso e il ricovero ospedaliero in posti-letto di fortuna, non attrezzati, è dovuto in Italia alla riduzione dei posti-letto ospedalieri, non accompagnata dal sufficiente potenziamento delle cure domiciliari e residenziali in continuità assistenziale sanitaria e sociosanitaria per i pazienti cronici poli-patologici non autosufficienti.

Come proteggersi e garantirsi serenità

E’ necessario evitare norme sempre più complesse e distanti dalle regole europee, evitare conflitti di competenze tra Istituzioni e promuovere una alleanza trasparente con i cittadini e con i professionisti sanitari.

Questa analisi, condotta da esperti del settore, esprime dettagli ancora più complessi evidenziando un’esigenza reale di tutte le famiglie e di ogni singolo individuo.

In questo scenario il ricorso a forme private di assistenza sanitaria attraverso soluzioni assicurative si rivela una scelta responsabile per proteggere se stessi e il proprio patrimonio al fine di garantire maggiore serenità.

Giovanni Leonardi